A causa di una brutta malattia, il medico consiglia di cambiare mansioni lavorative per non compromettere ancora di più la propria salute: il primo dubbio che balena alla mente è se riferirlo subito al proprio datore di lavoro e chiedere un cambio mansione lavorativa, con il rischio però di essere licenziati.
Ma questo è ancora possibile o ci sono delle regolamentazioni che salvaguardano il lavoratore? Esiste un’indennità di mansione? Andiamo a scoprire di più riguardo questo spinoso argomento.
Cambio mansione per malattia: quali sono i diritti del lavoratore?
Indice
Un lavoratore che, a causa di una patologia, non è più in grado di svolgere il proprio lavoro può essere licenziato o ha diritto a ricevere un’altra mansione, sempre all’interno dell’azienda per cui lavora
A chiarire questo dubbio ci ha pensato la Cassazione con una sentenza che spiega quando si ha diritto a cambiare lavoro e quali sono le modalità da rispettare nel riassegnare le mansioni del lavoratore.
In caso di una patologia che causa infermità permanente del lavoratore, il datore può licenziarlo ma prima deve assicurarsi che si possa adibirlo ad un’altra mansione: non deve ridisegnare l’organico dei propri collaboratori ma garantirsi che non ci siano posti liberi o vacanti, dalle mansioni compatibili con la professionalità e le competenze della persona invalida.
Nel caso in cui sopraggiunga un’improvvisa non idoneità fisica del lavoratore, si può approfittare del cosiddetto motivo giustificato oggettivo: l’obbligo dell’azienda a riqualificare il collaboratore non è presente in alcuna legge, ma è frutto dell’interpretazione dei giudici e viene definito ripescaggio o repêchage.
Vediamo di chiarire nel dettaglio quando è possibile sfruttare questa agevolazione e come muoversi, sia per quanto riguarda il lavoratore, sia nel caso del datore di lavoro e dell’imprenditore a capo dell’azienda.
Per qualsiasi dubbio è possibile rivolgersi a noi di Sicurezza sul Lavoro Roma, il punto di riferimento del lavoratore (e di chi collabora con lui) della capitale e del territorio laziale. Ma procediamo con l’approfondimento sul cambio mansione per motivi di salute.
Riorganizzazione aziendale e cambio mansione: il ripescaggio
Dato che è il frutto dell’interpretazione dei giudici e non è presenta una vera e propria legislazione di materia di repêchage, è necessario utilizzare il cosiddetto buon senso e rivolgersi ad una realtà seria e competente come Sicurezza sul Lavoro Roma.
Il datore di lavoro ha l’obbligo di verificare la possibilità di impiegare ancora il lavoratore all’interno della sua azienda, in caso di posti liberi e di posizioni aperte: in questo modo il lavoratore non viene licenziato ma riqualificato nella ditta stessa.
Il datore, prima di procedere al licenziamento, deve sostenere il lavoratore e provvedere ad un cambio di mansione lavorativa per malattia, ma il disabile non ha diritto di agire o imporsi sul disegno organizzativo dell’azienda, compito esclusivamente del datore di lavoro e del suo staff.
In caso di presenza di posti liberi, il datore di lavoro può offrire al proprio impiegato una mansione inferiore a quella nella quale è inserito. In questo caso si parerà di demansionamento per motivi di salute.
Richiesta di demansionamento volontario: per ogni dubbio chiedete una consulenza prima
Se hai ricevuto una richiesta cambio mansione e non sai come rispondere o hai dei dubbi contattaci subito. Sicurezza sul Lavoro Roma è una realtà importante e competente che offre consulenza e supporto a piccole, medie e grandi imprese nella gestione dell’azienda e in fatto di sicurezza e assistenza sanitaria o cambio mansione lavorativa.
È specializzata in corsi anti-incendio, sicurezza nei cantieri edili, mansione lavorativa e infortuni: offre al cliente un prospetto completo del cosiddetto Testo Unico di Sicurezza 81/2008 ed è disponibile verso il lavoratore e l’imprenditore.
Rivolgersi ad un’azienda come la Sicurezza sul lavoro Roma significa appoggiarsi ad una realtà qualificata che seguirà il cliente grazie ad uno staff aggiornato e preparato: basta visitare il sito per chiedere un preventivo gratuito.
Lettera cambio mansione: le responsabilità del datore di lavoro
Se, da una parte, l’operaio non può essere licenziato in tronco, d’altra parte il suo superiore non ha l’obbligo di provvedere economicamente alla sua formazione e non deve pagare le spese di un eventuale upgrade che lo riqualifichi all’interno dell’azienda: questo è a carico esclusivamente del lavoratore.
Si può ricevere un cambio di mansione nel caso in cui si lavori in fabbrica molte ore in piedi o si debbano sopportare carichi e condizioni rischiose per la salute dell’individuo: in questo caso, se possibile, l’imprenditore effettuerà un mutamento di mansioni lo sposterà in ufficio o in un altro contesto idoneo alle sue esigenze.
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