Cosa significa dpi, la sigla di cui si sente molto parlare ai giorni d’oggi, soprattutto in ambito di sicurezza del lavoro?
La dicitura sta per Dispositivi di Protezione Individuale e, secondo l’articolo 40 del Decreto Legislativo 626/94, con DPI si intendono tutte quelle attrezzature, indumenti e accessori che proteggono l’individuo dal rischio di infortuni sul luogo di lavoro.
I dispositivi di sicurezza individuale sono altamente specifici per la loro funzione di protezione e si utilizzano in tutte quelle situazioni in cui la prevenzione non limita in maniera sufficiente i rischi sul lavoro: ogni altro tipo di indumento, di divisa o di accessorio riconoscibile alla professione non può essere considerato un DPI.
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Quali sono i requisiti fondamentali per un DPI?
Indice
Dpi cosa sono, ed esistono delle caratteristiche che distinguono un dispositivo di protezione individuale da un normale accessorio?
Prima di tutto deve essere provvisto dell’apposito marchio CE e deve essere a norma secondo le leggi in corso, certificato e approvato dalla Comunità Europea.
I dispositivi di sicurezza devono essere ergonomici e assicurare non solo la completa sicurezza sul lavoro ma anche il comfort dell’individuo e il suo benessere generale. Deve, inoltre, essere adeguato alla funzione per cui è stato concepito e idoneo al rischio che deve prevenire.
Infine, un dispositivo di protezione individuale che si rispetti deve essere di facile comprensione e fruibilità, con istruzioni chiare e leggibili, dotato di spiegazioni in lingua italiana o comunque accessibili al lavoratore.
Nello specifico, i cosiddetti DPI devono soddisfare questi requisiti precisi, suddivisi in categorie:
- Requisiti informativi – devono essere specificati la tipologia di protezione fornita, i limiti d’uso dell’accessorio e tutte le istruzioni necessarie per la sua pulizia e una corretta manutenzione. Inoltre è indispensabile essere a conoscenza della data di scadenza del dispositivo di protezione;
- Requisiti di sicurezza – il DPI deve essere prima di tutto efficiente dal punto di vista protettivo, solido ed innocuo, resistente ed esente da eventuali rischi legati al suo stesso utilizzo. Sul DPI devono essere specificati la durata della protezione e la scadenza del dispositivo;
- Requisiti di comfort e benessere – il DPI deve essere leggero, ergonomico, facile e veloce da indossare per qualsiasi evenienza ed emergenza. Deve inoltre essere di facile trasporto e deve assicurare un comfort termico per tutte le stagioni.
- Requisiti economici – deve essere specificato il suo costo unitario in base a prevedibili durate e scadenze.
- Requisiti di prestazione – il DPI deve assolutamente ridurre ogni tipo di disagio e di difficoltà, quindi deve associare la funzione di protezione con una facile fruibilità in cui si assicura una completa libertà di movimento e si limitano al massimo gli impedimenti. Il DPI deve essere pratico e facile da utilizzare e compatibile con altri accessori DPI per un uso contemporaneo e ancora più efficiente.
Le categorie e i modelli più conosciuti di DPI
I dpi dispositivi di protezione individuale individuale sono suddivisi in tre categorie:
- DPI di 1° categoria
: si tratta di quei dispositivi che proteggono da danni di modesta entità, come urti e contatti con corpi caldi inferiori ai 50° C, oppure vibrazioni e radiazioni che non colpiscono direttamente gli organi vitali; - DPI di 2° categoria
: raggruppa tutti quei dispositivi che non rientrano nè nella prima che nella seconda; - DPI di 3° categoria
: si tratta di quei dispositivi di sicurezza che proteggono da danni gravi e di entità mortale come ustioni, cadute, radiazioni che colpiscono direttamente l’organismo. Fanno parte di questo insieme tutte le visiere, i caschi e le protezioni da rischi elettrici, gli apparecchi respiratori con filtro, i DPI che proteggono dalle cadute e dalle bruciature di alta entità.
Dispositivi di protezione individuale più usati:
- l’elmetto: protegge da urti e cadute di materiali dall’alto, è resistente, realizzato in materiale termoplastico, rinforzato o metallico.
- la cuffia per capelli: viene utilizzata non solo per motivi igienici ma anche per impedire che i capelli rimangano incastrati in particolari ingranaggi, che brucino o che si sporchino a contatto con le polveri;
- protezioni per mani e braccia: come i guanti che devono avere caratteristiche anti infiammabili, anti tossiche e salvaguardare gli arti e la pelle non solo da urti, bruciature, tagli e contusioni, ma anche dal contatto con sostanze nocive.
- scarpe antinfortunistiche;
- protezioni del viso: come tappi contro l’inquinamento sonoro, visiere, occhiali per saldatori, respiratori con filtro che fanno da barriera alle sostanze tossiche.
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